Archivio per: L’ANGOLO DI I8SKG

L'ANGOLO DI I8SKG 7 Set 2014
VOX PER RICEVITORE ESTERNO

Questo lavoro, che mi accingo a descrivere per gli OM autocostruttori, permette di accoppiare un RTX ad un ricevitore esterno, nel caso, tale RTX, non sia dotato, sul suo pannello posteriore, di un connettore apposito che preveda una commutazione per tale uso.
Infatti fa oltremodo comodo poter disporre di un ricevitore separato per molteplici usi operativi della stazione radiantistica.
Lo schedino di commutazione vox viene inserito nel box altoparlante insieme al suo circuito alimentatore.
Osservando le foto è possibile comprendere il procedimento costruttivo di tale accessorio.
Ognuno potrà, a proprio piacimento, montare i circuiti come meglio ritiene opportuno, non essendo assolutamente critiche le indicazioni di montaggio suggerite dal sottoscritto.
Sul frontale del box, in posizione comoda, vanno motati sia l’interruttore di rete, sia l’interruttore di inserimento della capacità di ritardo per le trasmissioni in banda laterale, sia il led spia.

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 30 Lug 2014
TAVOLE DI UTILITA’

Ciao a tutti, vi invito a visitare la sezione “L’angolo di… I8SKG”, dove troverete una raccolta di Tavole di Utilità, di indispensabile consultazione per tutti …

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 11 Lug 2013
BRAUN T1000: FILTRO DI ANTENNA

PREMESSA

Questo lavoro, che mi accingo a descrivere per i lettori di RK Elettronica e i Soci della Sezione ARI di Nocera Inferiore, sembrerà quasi superfluo per un apparato di tal genere e di tal livello qualitativo.
Ma, c’è sempre un ma su tutto, anche su un apparecchio che è stato una ICONA nella storia degli apparecchi Radio Portatili con copertura continua delle gamme dai 150 Kc. ai 30 Mc.

Un attento ascoltatore delle onde corte, allorquando esplora le gamme, si accorgerà che tale apparecchio, nel traffico attuale, presenta qualche problema a causa dei ripetitori in FM 88-108 che devastano, con le notevoli potenze impiegate, le gamme delle onde corte degli apparecchi costruiti negli anni ’60, tranne quelle di qualche rara eccezione.

Il Braun T1000 presenta dei problemi di intermodulazione, e in particolare modo per chi risiede in città, sulle ultime 3 gamme, e cioè  sulle frequenze dai 12 Mc. ai 30 Mc. ove le broadcast in FM entrano, con segnale spurio, senza pudore, a disturbarne l’ascolto.
Negli anni ’60 questi inconvenienti non esistevano in quanto le frequenze FM 88 – 108, in Italia, erano riservate ai soli tre programmi RAI, che, peraltro, avevano emissioni di relativa bassa potenza di emissione, e a livello sperimentale, fino all’inizio degli anni ‘70.
Inoltre il ricevitore presenta frequenza immagine sui 16 Mc. dai 17.500 – 18 Mc.
L’apparecchio sarebbe stato perfetto se avesse avuto uno stadio in più come amplificatore accordato in alta frequenza:
In tale caso sia le stazioni in FM che la frequenza immagine avrebbero avuto una vita molto difficile nei confronti del BRAUN T1000.
La sensibiltà, in onde corte, dell’apparecchio è ottima, con buona selettività, e buon comportamento del C.A.V. (Controllo Automatico di Guadagno).
Leggermente sordino, a mio parere,  sulle onde lunghe e sulle onde medie.

 

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 20 Mag 2013
PROVAMOSFET / PROVAFET (CANALE N)

Uno strumento di misura per il nostro laboratorio veramente indispensabile, dopo il provatransistor, è il provaMosFET.
Il Provatransistor lo si trova dappetutto, sulle riviste tecniche, in Kit e persino su alcuni multimetri digitali, ma di un circuito prova MosFET, funzionante a radiofrequenza, non sono riuscito a trovarne traccia sia in letteratura sia sul WEB, per cui ritengo il mio progetto assolutamente originale .

CIRCUITO ELETTRICO
Tale progetto è scaturito dalla necessità di testare un MosFET, che sospettavo essere difettoso, montato su un ricetrasmettitore per HF.
A questo punto ho dovuto studiare un dispositivo che mi permettesse di valutarne la efficienza di un buon funzionamento.
Dalle prove e studi effettuati, la configurazione a circuito di amplificazione di radiofrequenza a 455 Kc., è risultato il miglior compromesso tra semplicità costruttiva ed efficienza di funzionamento, testando il guadagno con il controllo variabile sulla polarizzazione del Gate 2.
Per assolvere a tale funzione ho dovuto prima realizzare un modulo con generatore di radofrequenza a 455 Kc., a transistore, da anteporre all’ingresso del Gate 1 del MosFET in prova, e poi un modulo di amplificazione a radiofrequenza di 455 Kc. per verificarne il funzionamento.
Tale generatore, pertanto, non è altro che un transistore, adeguatamente polarizzato in base, in circuto HARTLEY su induttanza di Media Frequenza a 455 Kc.
Dal link di uscita di tale induttanza viene prelevato il segnale ed inviato sul Gate 1 del MosFET in prova utilizzato, appunto, come amplificatore di radiofrequenza.
Il Drain del MosFET in prova ha il cicuito di uscita accordato sullo stesso valore della induttanza del circuito oscillatore, e, dal link di uscita di quest’ultimo, il segnale amplificato, raddrizzato e duplicato, viene inviato ad un galvanometro per una visualizzazione sulla sua scala analogica.
Il controllo di guadagno regolabile inserito, con un potenziometro di adeguato valore verso massa, sul Gate 2 permette di valutarne la efficienza.
In altri termini, il componente sotto prova viene utilizzato esattamente per la configurazione cui è stato progettato e strutturato.
Lo schema elettrico del provaMosFET allegato, ritengo, sia esaustivo per la comprensione del funzionamento dello strumento.

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 24 Set 2012
RIVELATORE DI SEGNALE (SIGNAL TRACER)

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA  n° 3 – Marzo  2012 (pag. 24)

Il RIVELATORE di SEGNALE, altrimenti detto in lingua inglese “SIGNAL TRACER”, è un altro indispensabile attrezzo del nostro laboratorio, e, spesso, complementare dell’INIETTORE di SEGNALE già descritto in un precedente numero di RadioKit.

Per rilevare un guasto in un ricevitore muto, oltre ad effettuare la solita e indispensabile accurata visione oculare della componentistica presente, si inizierà ad applicare il puntale del nostro attrezzo sugli ingressi dei vari stadi a partire dal preamplificatore di antenna, a continuare con il mixer, con gli stadi di frequenza intermedia, alla rivelazione, aiutandosi o con un generico generatore di segnale come l’iniettore di segnale, o con un generatore di segnale vero e proprio, modulato, applicati all’ingresso del ricevitore.

Infatti il diodo al germanio, presente nell’ingresso circuitale dell’attrezzo, rivelerà il segnale modulato del generatore di RF applicato all’ingresso del ricevitore in esame, e, amplificandolo, permetterà di evidenziare lo stadio non funzionante con la assenza della nota.

Ovviamente l’attrezzo è indicato sia per i ricevitori a tubi elettronici sia per i ricevitori a stato solido.

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 6 Mar 2012
INIETTORE DI SEGNALE

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA  n° 2 – Febbraio  2012 (pag. 21)

Eccomi di nuovo su RK per la presentazione di uno strumento “storico” particolarmente utile, anche ai nostri giorni, per il proprio laboratorio di OM.
Sul WEB ed in letteratura esistono molti schemi, con transistori e circuiti integrati, e presentazioni, sia teoriche sia pratiche, da parte di numerosi autori sull’accessorio che mi accingo a descrivere per gli autocostruttori.
Ovviamente a tale riguardo, come suol dirsi, nulla di nuovo sotto il sole.
Tale strumento per la ricerca dei guasti, denominato “Iniettore di Segnale” (Fig.1 – Fig.2), è tanto semplice, nel concetto e nella costruzione, quanto prezioso per la ricerca veloce dei guasti nelle apparecchiature di ricezione di alta frequenza o nelle apparecchiature di amplificazione di bassa frequenza.
Infatti, applicando il segnale sugli ingressi dei vari stadi, in successione a ritroso (e la spiegazione è per chi inizia in elettronica), si potranno individuare gli stadi funzionanati finchè si ascolta la nota.
La mancanza dell’ascolto della nota evidenzia, pertanto, lo stadio guasto.

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 11 Gen 2012
DRAKE R4C: LIMITATORE DI DISTURBI IMPULSIVI (Noise Limiter)

Quanti OM affezionati alla famosa linea per ovvi e logici motivi, non disponendo del noise – blanker (offerto all’epoca come circuito opzionale), abitando in zone ove il traffico stradale è molto intenso, ne sentono la necessità !
Allora mi misi a pensare, molti anni or sono, come risolvere il problema, visto che anche io mi trovavo nelle stesse condizioni.
Il risultato fu ciò che segue:
Fotografie, schema elettrico, disposizione componenti e circuito stampato.
Tale realizzazione, vecchia quindi, ho dovuta rivederla su pressione di molti amici OM che me ne hanno richiesta con una recensione sul sito ARI di Nocera Inferiore (SA), ricostruendo il circuito stampato (all’epoca fu realizzato manualmente su vetronite ramata, penna ed inchiotro), schema elettrico e disposiaione dei componenti.
Il circuito, dopo averlo realizzato e montato sul ricevitore, ha bisogno solo della taratura del trimmer  di ingresso sul FET che va regolato per avere uguale risposta di volume audio e con l’inserimento del circuito e con la sua esclusione.
Un poco difficoltoso è il reperire i DIODI al GERMANIO che devono essere di ottima qualità, in quanto da essi dipende la efficienza del circuito silenziatore  (Eccellenti sono i vecchi OA70, 1N34, OA90  ecc., sostituibili con i più recenti AA117 Philips).

 

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 1 Dic 2011
CARICABATTERIA SENZA TRASFORMATORE A CORRENTE COSTANTE PER PILE NI-CD/NI-MH/ELETTROLITA GEL (ver.1 e 2)

NOTA: Si consiglia di scaricare il file ZIP allegato a questo articolo perchè contiene entrambe le versioni. Per brevità pubblichiamo l’anteprima della Ver. 2

ATTENZIONE!!!! ESSENDO UN CARICABATTERIA SENZA TRASFORMATORE, AI CAPI DEI MORSETTI E’ PRESENTE UNA TENSIONE A VUOTO DI 220V!! COLLEGARE I CARICHI PRIMA DI ACCENDERE IL CIRCUITO, UTILIZZANDO MORSETTI ISOLATI!!!

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA   n° 12 / 2005  (pag. 42)

Il circuito elettrico del caricabatteria in oggetto è simile al precedente, salve qualche piccolo dettaglio.
Infatti viene usato un contenitore più grande, in quanto, in tale circuitazione, per arrivare ad una carica massima di circa 1,2 A, vengono usati condensatori in poliestere da 4.7 microfarad, che sono di dimensioni più grandi, e che non entrerebbero nel contenitore precedente. Infatti, la prima versione, la definirei “tascabile”, e quindi da portare facilmente con sé. Questa seconda versione è stata ideata per caricare prevalentemente le Batterie con elettrolita in “gel”, e per intenderci, quelle in uso nei circuiti di antifurto, sirene, e sui Motocicli di ultima generazione.

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 11 Nov 2011
LA POLARIZZAZIONE DEI TRANSISTORI DI POTENZA

Tratto da: RADIORIVISTA  6/2002   pag.28

LA POLARIZZAZIONE DEI TRANSISTORI DI POTENZA
(Ovvero, come torchiare per benino un finale!)

Anche se l’argomento in questione è da considerare ormai trito e ritrito dai più, ritengo aggiungere alle esperienze dei numerosi  OM autocostruttori anche il mio modesto  contributo di esperienza personale nel merito.
Premesso che esistono numerosi transistori di potenza già costruiti dalle rispettive case costruttrici per funzionare correttamente in classe AB1 con autopolarizzazione di Base, l’argomento è, pertanto, da dedicare a quei transistori di potenza che hanno invece necessità di essere polarizzati adeguatamente sulla stessa.

PREMESSA
Abitualmente si pone una resistenza di alimentazione (di derivazione dai 12V o 28V di alimentazione complessiva degli stadi finali) calcolata nel suo valore, sia in ohm, sia in watt, per la corrente da erogare sulla Base del transistore finale, polarizzata, a sua volta in tensione (0,7V circa) rispetto alla massa, con un diodo.
Tale sistema, semplice, anche se valido per finali di modesta potenza, è da ritenersi, in verità, rudimentale per la funzione che deve svolgere per finali più consistenti.

 

Leggi di più  
L'ANGOLO DI I8SKG 29 Ott 2011
ANTENNA VERTICALE A BANDA LARGA (TERZA PARTE)

ANTENNA  VERTICALE  a  BANDA  LARGA  di  I  8  S  K  G

Progetto depositato il 26 / 07 / 07 per procedura di Brevetto n° BN2007A000003

Tratto da: RADIORIVISTA    1 / 2009   pag. 38

STAFFA  di  SUPPORTO dell’ANTENNA

(NUOVO  PROGETTO)

Eccomi di nuovo ad esporre, su Radio Rivista, agli OM autocostruttori e sperimentatori una modifica costruttiva della staffa di supporto, sulla palina di sostegno, della base della canna in vetroresina di 10 m. per l’antenna progettata e recensita sul n° 3 / 08 di RR dal sottoscritto (i8skg), viste le dichiarazioni lusinghiere e gli incoraggiamenti avuti sul Web, sulla mia posta elettronica, e su quella di I8WTW, da parte di numerosissimi radioamatori che l’hanno realizzata e sperimentata sul campo.
Nelle foto dell’articolo apparso su RR del mese di Marzo 2008, riguardante tale staffa, si può notare che sul bordo del foro della mensola superiore era posizionata una guarnizione, in gomma, di tenuta fra foro e superficie esterna del terzo prossimale della canna.
Ora, tale soluzione, ad esperienze fatte, arrecava una notevole sollecitazione della struttura in vetroresina in un punto molto ristretto della sua superficie sottoposta a raffiche di vento.
Per tale motivo, con l’amico I8PGO, autore oltretutto dei disegni tecnici illustrativi, abbiamo studiato una soluzione tale che le forze di sollecitazione venissero distribuite, in larga misura, su una maggiore superficie di appoggio, sì che non si andasse incontro, a distanza di tempo, con sollecitazioni anomale, al progressivo sfibramento per microlesioni, nel senso longitudinale, della struttura in vetroresina di base della canna.

Leggi di più