Archivio per: L’ANGOLO DI I8SKG

L'ANGOLO DI I8SKG 23 Set 2010
ANTENNA VERTICALE A BANDA LARGA (SECONDA PARTE)

Tratto da: RadioRivista 04/2008 pag. 76

ADATTATORE VARIABILE a T
per
ANTENNA VERTICALE a BANDA LARGA di I8SKG

L’ADATTATORE a T
(Teoria)

L’accoppiamento fra complesso antenne ad alta impedenza e a banda larga + trasformatore UN-UN ed RTX deve avvenire solo a mezzo di filtro adattatore a P-greco o a T, e non, pertanto, con accordatore d’antenna automatico o manuale chessia, in quanto, con questi ultimi, è impossibile accorgersi fino a quando una antenna è risonante e quindi bene accordata, tranne che il ROS è finalmente abbattuto, senza peraltro conoscere se la resa è buona, discreta, o assolutamente deficitaria.
Infatti i filtri a P-greco, o, equivalenti, a T, sono ambedue filtri passa-basso con adattamento di impedenza fra ingresso ed uscita degli stessi (Schema 2).
Per il calcolo e lo studio degli stessi consiglio la consultazione degli appositi testi di elettronica.
Quello a P-greco è stato in uso fino a pochi anni addietro per l’adattamento della alta impedenza di uscita degli stadi finali a valvole alla bassa impedenza delle antenne in uso, che erano comprese fra i 50 ohm ed i 75 ohm. Anzi, ai tempi della trasmissione in AM (Ampiezza Modulata), il P-greco adottato dagli antichi trasmettitori GELOSO giungeva fino ai 600 ohm per l’adattamento ad alcune antenne filari.
Il P-greco è, inoltre, attualmente in uso, per l’adattamento dovuto di uscita, e per il corretto ingresso sull’antenna, su tutti gli amplificatori lineari di potenza a tubi termoionici.
Perchè l’adattatore a T ?

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L'ANGOLO DI I8SKG 12 Set 2010
ANTENNA VERTICALE A BANDA LARGA (PRIMA PARTE)

Tratto da: RadioRivista 03/2008 pag. 86

Progetto depositato il 26/07/2007 per procedura di Brevetto n° BN2007A000003

(Alla fine del presente articolo è possibile scaricare l’Analisi Tecnica di dell’Ing. Elettronico Giuseppe Caruso IT9AET e la Relazione Tecnica del Dott. Giuseppe Balletta I8SKG )

PROGETTO, REALIZZAZIONE, ed ESPERIENZE PERSONALI

Molto è stato scritto sull’antenna verticale così detta “RYBAKOV”, costruita con il supporto di una canna da pesca, sia su Riviste Tecniche, sia, a profusione, sul Web.
Molti pareri, molti giudizi, e, purtroppo, anche molte imprecisioni e superficialità, tutte dettate da poco approfondimento di studio della stessa.
Infatti, alcuni autori scrivono, a ruota libera, sulla realizzazione delle loro antenne sia su riviste tecniche e sia, a profusione, sul Web (con omologazione del copia-copia), senza le indispensabili basi di una conoscenza approfondita della materia, divulgando informazioni non sempre veritiere dal punto di vista strettamente fisico-tecnico.
A me sembra che sia venuto il tempo di fare un poco il punto della situazione con un minimo di chiarezza al fine di sgombrare il campo dai molti equivoci.

 

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L'ANGOLO DI I8SKG 31 Lug 2010
GRID-DIP METER

Il grid-dip meter, strumento assolutamente indispensabile, al pari del tester, per l’OM sperimentatore e costruttore, ha avuto una luna evoluzione circuitale. La dizione esatta è “misuratore a tuffo di griglia” ed il perchè è intuitivo e ben noto. Attualmente, però, esiste solo qualcosa sul mercato a proposito del tuffo di griglia; questo perchè l’industra ci ha propinato e ci propina ancora, strumenti allo stato solido, nei quali il circuito oscillante è costituito da normali transistor, da fet, da mos-fet o da diodi tunnel e con strumento rivelatore del dip o dell’assoribimento più o meno amplificato da altri semiconduttori. Ora, con tutta questa bella roba, abbiamo strumenti che tutto rivelano, anche l’emissione di spurie CB, fuorchè l’oscillazione del circuito in esame o, se riesce a rivelare qualcosa da uno stadio pilota di un TX decametrico, questo qualcosa metter fuori uso o il fet o il mos-fet. Non ho parlato di transistorperchè questo componente non dovrebbe essere, a mio avviso, mai usato in un grid-dip, mentre il fet ed il mos-fet si avvicinano di più, come funzionamento, ad un tubo. Comunque, non senza polemiche al riguardo, desidero sollecitare il ritorno all’uso del triodo, senza circuito amplificatore per lo strumento, perchè il grid-dip deve essere “sordo”, se usato in rilevazione e deve essere “deciso” se usato in oscillazione, senza per altro, evidenziarne falsi. Questa resa può essere ottenuta solo tramite un grid-dip a triodo.

 

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