BRAUN T1000: FILTRO DI ANTENNA

PREMESSA

Questo lavoro, che mi accingo a descrivere per i lettori di RK Elettronica e i Soci della Sezione ARI di Nocera Inferiore, sembrerà quasi superfluo per un apparato di tal genere e di tal livello qualitativo.
Ma, c’è sempre un ma su tutto, anche su un apparecchio che è stato una ICONA nella storia degli apparecchi Radio Portatili con copertura continua delle gamme dai 150 Kc. ai 30 Mc.

Un attento ascoltatore delle onde corte, allorquando esplora le gamme, si accorgerà che tale apparecchio, nel traffico attuale, presenta qualche problema a causa dei ripetitori in FM 88-108 che devastano, con le notevoli potenze impiegate, le gamme delle onde corte degli apparecchi costruiti negli anni ’60, tranne quelle di qualche rara eccezione.

Il Braun T1000 presenta dei problemi di intermodulazione, e in particolare modo per chi risiede in città, sulle ultime 3 gamme, e cioè  sulle frequenze dai 12 Mc. ai 30 Mc. ove le broadcast in FM entrano, con segnale spurio, senza pudore, a disturbarne l’ascolto.
Negli anni ’60 questi inconvenienti non esistevano in quanto le frequenze FM 88 – 108, in Italia, erano riservate ai soli tre programmi RAI, che, peraltro, avevano emissioni di relativa bassa potenza di emissione, e a livello sperimentale, fino all’inizio degli anni ‘70.
Inoltre il ricevitore presenta frequenza immagine sui 16 Mc. dai 17.500 – 18 Mc.
L’apparecchio sarebbe stato perfetto se avesse avuto uno stadio in più come amplificatore accordato in alta frequenza:
In tale caso sia le stazioni in FM che la frequenza immagine avrebbero avuto una vita molto difficile nei confronti del BRAUN T1000.
La sensibiltà, in onde corte, dell’apparecchio è ottima, con buona selettività, e buon comportamento del C.A.V. (Controllo Automatico di Guadagno).
Leggermente sordino, a mio parere,  sulle onde lunghe e sulle onde medie.

 

DESCRIZIONE del FILTRO e del MONTAGGIO

A questo punto ho ritenuto opportuno costruire, per il mio apparecchio, un filtro Passa-Basso (vedi schena elettrico) da inserire fra l’antenna a stilo per le onde corte e l’ingresso dell’apparecchio sì da attenuare abbastanza bene i disturbi sopra menzionati, senza assolutamente alterarne la sua integrità costruttiva.
Infatti il filtro è uno schedino lineare, e per nulla invasivo, da inserire alla base della antenna a stilo.
Le foto allegate, lo schema elettrico, ed il circuito stampato dello stesso, ritengo, siano abbastanza esaustivi per il montaggio.
Una volta costruito, esso verrà, quindi, inserito alla base della antenna e fissato a mezzo della vite originale (come nelle foto allegate).
Il cavetto coassiale verrà spostato e saldato sulla uscita del filtro.  
Sullo schema elettrico le capacità del filtro sono indicate per un valore di 15 pF, ma possono essere usati valori da 12 pF a 18 pF secondo le esigenze di taglio del filtro.
Il test di tale taglio lo si può agevolmente praticare con un generatore di segnali, anche economico,  ed un oscilloscopio da 50 Mc. ad esso accoppiato.
Il generatore lo si fa spazzolare da 40 Mc. a scendere e si visualizzerà sull’oscilloscopio la scomparsa del segnale generato alla frequenza determinata dal valore delle capacità, restando ferme quelle di induttanza del filtro.
Se si utilizzano le capacità da 18 pF, il taglio avverrà a circa 32 Mc. (con miglioramento delle prestazioni sulla banda dei 10 metri).
Nel circuito realizzato per il mio apparato ho avuto le migliori risposte complessive utilizzando i condensatori da 12 pF.
I più volenterosi potranno anche utilizzare dei piccoli compensatori da 25pF al posto delle capacità fisse, rifacendo ovviamente il circuito stampato, e in tal modo potranno scegliere a piacimento la frequenza di taglio più opportuna per il proprio ricevitore.
Per la frequenza immagine sulla gamma interessata nulla da fare.

ELENCO COMPONENTI

Impedenze:   2,2 microH    n° 2
4,7 microH     n° 2

Condenzsatori ceramici:
15 pF      n° 3

A questo punto si può verificare sul campo la efficacia del dispositivo, dopo averlo inserito, nei confronti del comportamento di ascolto precedente, e con l’augurio, finalmente, di un migliore ascolto delle onde corte con il BRAUN T 1000…

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