Rivelatore a Prodotto per HALLICRAFTERS SX101 Mk III

Rilevatore a prodotto_SX101_MarkIII

Gli OM della mia generazione conoscono molto bene il marchio HALLICRAFTERS.
Quasi tutti i marchi delle Fabbriche di apparati Radiantistici, americani e non, erano, all’epoca, gestiti da Radioamatori, con progetti costruttivi adatti proprio alle esigenze radiantistiche.
Il modello SX101 Mk con le sue varianti è un ricevitore dei primi anni ’50 a doppia conversione (prima a 1700Kc, seconda a 50 Kc) dedicato alle sole gamme radiantistiche HF, ben progettato, ben costruito, e con materiale dell’epoca di primissima scelta senza compromessi.
Questo spiega la sua validità al top nel decorso degli anni e che tutt’ora se la cava ancora bene dopo tanti anni di onorato servizio.

Oggi, per il così detto progresso tecnologico, le apparecchiature vengono imposte solo dalle grosse industrie del settore, non più gestite da Radioamatori, ed ai quali interessa il solo profitto, senza badare a ciò che è utile per tali esigenze.
Si è altresì imposta una scadente preparazione tecnica degli attuali utenti in modo da semplificare il mercato senza creare problemi.

Dopo questi miei rilievi personali passo alla descrizione di quanto ho realizzato per un adeguato aggiornamento del nostro apparecchio, non provvisto di rivelatore a prodotto, ma solo di un ottimo BFO (con una perfetta onda sinusoidale di uscita a 50Kc.).
Il solo modello Hallicrafters SX101 provvisto di rivelatore a prodotto con una 6BY6 è l’SX 101 Mk A.
Il mio aggiornamento è assolutamente poco invasivo e ne permette facilmente il ripristino, qualora dovesse essere riportato alla sua originalità.

DESCRIZIONE del Rivelatore a Prodotto

Tale dispositivo progettato, costruito, e sperimentato dal sottoscritto è costituito da un piccolo schedino di vetronite, con circuito stampato, impiegante un MOSFET (3N211) o altri, in contenitore TO72 (serie 3N*** e 3SK***, canale N a Svuotamento), con aggiunta nella circuitazione di pochi componenti economici (Foto 01e Foto 02).
Sul Gate 1 adeguatamente polarizzato viene iniettato il segnale di 50Kc proveniente dal BFO (oscillatore 6SC7) a mezzo del suo originale condensatore in mica da 330pF , bene identificabile, staccato dal piedino n° 1 (Catodo) della valvola 6BJ7.
Sul Gate 2, ove è posto un partitore resistivo di polarizzazione costituito da 47K (+ dell’alimentazione) e trimmer da 22K verso massa, valore scelto per un adeguato grado di guadagno necessario, viene iniettato il segnale RF proveniente dalla ultima frequenza intermedia e regolato per un suo giusto livello sul centrale del cursore trimmer.
In tal modo misceliamo i due segnali (più o meno di grado paritario) attraverso i due GATES e ne ritroveremo, in uscita, il prodotto sul DRAIN del MOSFET.
Dal sopradetto punto il segnale miscelato viene, infine, inviato allo stadio amplificatore finale di bassa frequenza.

COSTRUZIONE e MONTAGGIO

Osservando bene le foto a colori dello schedino è possibile posizionare su di esso,
con facilità, i relativi componenti.
Nello schema elettrico allegato sono indicati i pochi componenti elettrici necessari per la costruzione con i loro rispettivi valori.
Consiglio, per l’inserimento del MOSFET sul circuito stampato, non saldarlo, al fine di evitare il riscaldamento dei reofori dello stesso con probabile danneggiamento delle giuzioni interne, ma fissare, a mezzo saldatura, n° 4 boccoline a tulipano ricavate da zoccolini per integrati opportunamente rotti (da notare sulle foto allegate), ed in essi inserire i reofori opportunamente accorciati.
Ritengo pertanto superfluo ogni ogni altro suggerimento per OM esperti in autocostruzioni.
Per lo schedino montato occorre un altro componente aggiuntivo esterno ad esso (foto 05a e, montato, Foto 05b).
Questo è un commutatore a leva a 2 vie e 2 posizioni da sostituire a quello frontale (AM – CW/SSB) che è un semplice interruttore per l’anodica (150V) della 6SC7 oscillatrice del BFO.
Esso deve poter commutare su una via, in posizione CW-SSB, l’alimentazione dei 150V stabilizzati, come il precedente tolto, e commutare sull’altra via, alternativamente, o l’uscita dello schedino del Rivelatore a Prodotto in posizione CW-SSB, o il condensatore da 4,7K proveniente dalla pasticca commutatore S2A (in precedenza staccato dal potenziometro) in posizione AM, sul potenziometro di volume.
Dal mio schema elettrico allegato del rivelatore a prodotto è possibile osservare bene tale semplice modifica per le opportune commutazioni.
Il fissaggio dello schedino sulla parete laterale del telaio è illustrato in Foto 03 e 04 utilizzando i fori già presenti togliendo le due viti originali che verranno sostituite dalle viti di fissaggio delle colonnine esagonali che supportano lo schedino.

TARATURA

Una volta fissato lo schedino ed effettuati i collegamenti di commutazione si provvede al collaudo del funzionamento.
La operazione finale è quella di registrare il giusto punto di iniezione del segnale di uscita RF dalla ultima frequenza intermedia a 50Kc regolando il cursore del trimmer posto sul Gate 2 dello schedino per il migliore ascolto su un chiaro segnale in banda laterale (SSB) trasmesso.

CONCLUSIONI

Questo schedino di Rivelatore a Prodotto può essere inserito tranquillamente in qualunque Ricevitore, sia radiantistico sia professionale con copertura continua provvisti di solo BFO (per il CW), in modo da potere ascoltare senza problemi anche le trasmissini in banda laterale.

Spero che questa mia breve descrizione possa essere utile ai colleghi OM autocostruttori in possesso di tale apparecchio.

In conclusione, inoltre, desidero consigliare, per un buon e pulito ascolto su tale apparecchio, collegarlo a buone antenne selettive e bene accordate, anche con eventuale interposizione, fra RX e antenna, di un buon filtro PASSA-ALTO (con taglio dalle Onde Medie a scendere).

Gli schemi elettrici del ricevitore SX101 MkIII, in 3 fogli, sono allegati all’articolo
per la recensione e possono essere richiesti, a parte, alla redazione di RK.

Come sempre auguro buon lavoro ai volenterosi.