Tratto da: RADIORIVISTA 10 / 2002 pag.30
Portate:
Regolazione da 1,25V a 15V / 5A
Regolazione da 1,25V a 30V / 5A
Questo articolo che descrivo non ha nulla di nuovo o di originale dal punto di vista tecnico o circuitale, in quanto non è altro che la messa in pratica di ciò che è descritto nel manuale della casa costruttrice dell’ LM338K.
Tale articolo è dedicato a chi si diletta di autocostruzione e di prove di laboratorio per la pratica costruttiva, ed è uno stimolo alla realizzazione di uno strumento altamente professionale che potrà essere indispensabile per la sua versatilità di uso e semplicità costruttiva.
Su altre riviste, negli anni, senz’altro vi sono state descrizioni simili, ma è senza dubbio piacevole una costruzione che non parta da kits già prefigurati.
Tratto da: RADIORIVISTA 10/1998 pag. 38
Dopo avere descritto le modifiche per portare il nostro RTX, SHAK-TWO, ad operare sulla frequenza dei 50 MC, gli accessori (Circuito di Calibrazione della Scala e Limitatore dei Disturbi Impulsivi), ed il PA per la SSB, mi accingo a descrivere una modesta e poco impegnativa modifica per portare a lavorare in Banda 50 Mc, una Antenna RINGO della 27.
La scelta di una Antenna Verticale, secondo il mio parere, è comoda per l’uso in VHF, e soprattutto per i 50 Mc, per chi si trova circondato dalle montagne che impediscono un proficuo uso di una Antenna direttiva (è il mio caso per l’appunto).
D’altra parte, per gli esperti che operano sui 50, è noto che i collegamenti in DX avvengono con l’E Sporadico, e che pertanto basta anche uno sputo di antenna, quando questo fenomeno è presente..
In chiusura di E Sporadico i collegamenti sono, come per i 144, a portata ottica, o quasi.
Tratto da: RADIORIVISTA 9/1998 pag. 94
A completamento del ricetrasmettitore SHAK.TWO modificato per operare in 50 Mc, ho ritenuto opportuno aggiungere un PA in Banda Laterale Unica, escludibile, includendo il tutto in un unico contenitore.
Ho aggiunto ESCLUDIBILE per ottemperare alle leggi vigenti in banda 50 Mc che proibiscono il superamento di 10 w in portante continua.
Il circuito elettrico è quello classico, con un amplificatore in classe AB1.Tutti i dati necessari al montaggio e alla messa a punto sono chiaramente espressi sullo schema. Le foto allegate danno una indicazione sulla disposizione dei componenti per coloro che intendessero realizzare il montaggio in un unico contenitore , come ho fatto io.
Tratto da: RADIO KIT ELETTRONICA n° 5/2007 – pag. 17
PREMESSA
Sembra quasi superfluo proporre da parte mia, a tutt’oggi, agli OM autocostruttori, un ennesimo progetto e costruzione di un preamplificatore per i 2 metri.
Ma questo è il piacere dell’autocostruzione e stimolo a praticarla comunque !.
Infatti esiste una grande varietà di proposte, sia da parte di riviste qualificate, sia da parte della produzione industriale, di tali apparecchiature di ausilio per gli OM.
Questo mio lavoro vuole essere solo un estratto delle mie esperienze radiantistiche, e di proposta agli interessati, dopo avere studiato e valutato diverse proposte progettuali più o meno valide recensite su diverse e svariate riviste da diversi anni a questa parte.
E’ parimenti scontato che, da taluni, tale proposta può anche essere considerata obsoleta, ma può comunque servire ad uso didattico per chi desideri sperimentarne la realizzazione.
Conosciamo bene I8SKG per la particolare cura ed impegno che pone nelle proprie costruzioni magari realizzate con materiali di recupero ma che alla fine presentano un aspetto quasi professionale. Abbiamo voluto, quindi, presentare ai lettori una delle sue realizzazioni: un transmatch. Su di esso c’è poco da dire, conosciuto con tale nome, con quello di accordatore di antenna ed in tanti altri modi, esso ha il compito di minimizzare la limitazione presentata da molte antenne a lavorare correttamente su determinate frequenze e in determinate condizioni di esercizio.
Tratto da: RADIO KIT ELETTRONICA n° 4 / 2010 (pag. 68)
L’Alimentatore che mi accingo a descrivere sarà molto utile a tutti gli OM autocostruttori per ogni prova di laboratorio, sia per taratura e messa a punto degli strumenti di misura analogici, sia per prove di alimentazione su circuiti che richiedono le più svariate tensioni di lavoro.
Tratto da: RADIO KIT ELETTRONICA n° 1 – Gennaio 2006 (pag. 62)
Agli OM fortunati possessori del ricevitore SIEMENS E 311 farà senz’altro comodo sfruttarne le eccellenti potenzialità dell’apparecchio (senz’altro superiori agli ultimi ritrovati della tecnologia così detta avanzata della recente produzione commerciale) accoppiandolo al proprio trasmettitore con il dispositivo di STAND BY che ho realizzato senza porre modifiche devastanti alla originalità dell’apparecchio.
Dopo tale premessa, non volendo entrare oltre nel merito di quanto già a suo tempo descritto con recensione su alcune riviste circa le eccellenti qualità dell’apparato, desidero descrivere come si può realizzare un dispositivo di ATTESA dell’apparecchio al comando di trasmissione del TX.
Tratto da: RADIORIVISTA 7 / 2000 pag.19
PROGETTO e COSTRUZIONE di
I8SKG – GIUSEPPE BALLETTA
IK8MKK – MICHELE VISCA
Per potere fare un certo traffico di natura esclusivamente sperimentale in VHF, sui 6 metri, in S.S.B – CW, è oltremodo interessante la resa di un tubo elettronico particolarmente caro agli OM :
La 3 – 500Z.
Tratto da: RADIO RIVISTA 02 / 2007 (pag. 80)
(Progetto e costruzione di I8SKG)
Facendo seguito ad alcuni miei progetti di precedenti alimentatori pubblicati:
Sul n° 2 del 2000 di RADIO RIVISTA con l’impiego di due LM338 (8 A continui).
Sul n° 10 del 2004 di RADIO RIVISTA con l’impiego di un LM388 (5 A continui per uso laboratorio).
Sul n° 10 del 2004 di RADIO KIT ELETTRONICA con l’impiego di due Darlington + un IC (25 A continui).
Sul n° 7 / 8 del 2005 di RADIO KIT ELETTRONICA con l’impiego di un Darlington + IC (20 A continui).
ho voluto, questa volta, riproporne un altro, questa volta su RADIO RIVISTA, con gli stessi principi di funzionamento equivalenti a quello pubblicato sul n° 7 / 8 del 2005 di R K E, ma con piccole modifiche di ottimizzazione rispetto a quest’ultimo, realizzato egualmente con un solo Darlington ed un solo integrato.
I pricipi di funzionamento degli ultimi 2 alimentatori, pubblicati su R K E, sono stati già abbondantemente descritti su antiche e svariate riviste, ma allo stato attuale la novità proposta dal sottoscritto consiste nell’avere utilizzato, con l’usuale LM 7912 ottimizzato nel suo funzionamento, un solo darlington, poco costoso, di elevatissimo guadagno e di elevata potenza
L’alimentatore in oggetto, eroga, in servizio continuo, 20 A a 13,8 V, con assoluta stabilità di uscita di tensione sotto carico massimo.
L’alimentatore è, pertanto, affidabile e robusto, i componenti sono molto pochi, le dimensioni ed il peso molto ridotti, ed il costo finale molto contenuto per chi volesse realizzarlo.
Tratto da: RADIO KIT ELETTRONICA n° 9 / 2008 (pag. 15)
PREMESSA TEORICA
L’accoppiamento fra RTX ed ANTENNA dovrebbe avvenire sempre a mezzo filtro passa-basso adattatore a PI (P-greco) o a T.
Ma ormai non è più così: Difatti, negli apparati commerciali recenti e non, di alto pregio e non, la filosofia e l’architettura costruttiva prevedono esclusivamente trasformatori a larga banda su ferriti binoculari o circuiti ad induttanza e capacità a basso Q (riduzione massiccia di componentistica per motivi di costo industriale a favore del massimo profitto).
Sono comunque esistiti diversi e rari apparati RTX con filtri adattatori passa-basso a PI (P-greco), o equivalenti a T, commutati, in trasmissione, per ogni banda di frequenza operativa.
La applicazione pratica di tali filtri (filtri passa-basso), se ben calcolati, si traduce in drastica, se non quasi totale, attenuazione delle relative armoniche in trasmissione.
Se poi tali filtri sono posti in ingresso ad un apparato ricevente realizzano una accurata presintonizzazione dello stadio amplificatore di alta frequenza.